Il borghese gentiluomo

materiale iconografico


di Moliére

regia di  Tatiana Pavlova

anno 1952

con
Cesco Baseggio,Elsa Vazzoler,Vittorio Congia.

Commento
Il borghese gentiluomo, comèdie-ballet che debuttò - con Molière stesso nel ruolo del titolo - nel 1670 a Chambord, davanti alla corte riunita per le feste d'ottobre. Il testo appartiene alle "commedie d'occasione" che Molière componeva "per il divertimento del re". E poiché è Luigi XIV amava danza e musica, anche Il borghese gentiluomo prevede momenti coreografici, sulle partiture del muiscista Lulli: fra questi, addirittura un balletto turco, che ne sigla il lieto fine. Ma le commedie di Molière non si riducono mai a mera concessione al divertissement della corte: anche questo capolavoro dunque si basa su una satira di rilevante novità formale, sul ritratto efficace di un carattere (quello di Monsieur Jourdain), emblematico sul piano sociale, che permette all'autore di puntare l'attenzione sul ruolo che la nascente borghesia andava conquistando in Francia. Un'evoluzione cui si guardava con curiosità, forse addirittura con inquietudine, che Molière stempera attraverso il gioco comico e l'ironia. Facendosi beffe del borghese Jourdain che invece di godersi le proprie ricchezze, s'impegna a trasformarsi in gentiluomo. Diviene così preda di parassiti e adulatori: maestri di musica e ballo, di filosofia e scherma, addirittura del conte in rovina Dorante. La sua fissazione mette in pericolo anche le nozze della figlia Lucile con Clonte, un borghese ovviamente, e come tale malvisto dal futuro suocero. Risolutore, l'intevento del servitore di Clonte, che fa passare il proprio padrone per un principe turco, cui il "borghese gentiluomo" sarà lieto di concedere la figlia... E tutto si conclude con una esotica e danzante festa nuziale.



Foto di scena